Il Positivismo
Il Positivismo è un movimento culturale nato in Francia nella prima metà dell’Ottocento e diffusosi successivamente, nella seconda metà dell’Ottocento, nei principali paesi industrializzati europei (in Inghilterra, in Italia e, in misura minore, anche in Germania). Il Positivismo è un movimento culturale e filosofico contemporaneo al Neoclassicismo e al Romanticismo, anche se segue una linea di sviluppo propria, originata dalla cultura dell’Illuminismo, che si era sviluppato in Francia (e successivamente in Europa) nel corso del Settecento; in secondo luogo, è un movimento culturale al suo interno eterogeneo e diversificato, al quale hanno partecipato intellettuali, filosofi, scienziati, storici e scrittori; proprio a causa di questa larga diffusione, il Positivismo ha influenzato anche la letteratura, dando origine ai movimenti letterari del Naturalismo in Francia e del Verismo in Italia.
Nella prima metà dell’Ottocento, gli intellettuali del Positivismo, chiamati “positivisti”, condividono con l’Illuminismo alcune idee fondamentali: l’assoluta fiducia nella Ragione, l’esaltazione della scienza e del metodo scientifico, la visione laica dello Stato e della cultura, che quindi non devono essere influenzate dalla religione, che viene considerata come una forma di superstizione.
Nel corso della seconda metà dell’Ottocento, le idee dei positivisti vengono profondamente influenzate dal progresso tecnologico e scientifico che caratterizza la Seconda Rivoluzione Industriale: la cultura del Positivismo si propone innanzitutto di estendere il metodo scientifico impiegato nello studio dei fenomeni naturali a tutte le sfere della conoscenza e delle vita umana; con il positivismo, ad esempio, nasce una nuova disciplina di studio, la sociologia, che si occupa di studiare in modo scientifico la mentalità e il comportamento non del singolo individuo, ma della società di massa, sorta dai processi di industrializzazione. In secondo luogo, il Positivismo esalta ancor più dell’Illuminismo la fiducia nella scienza e nell’idea del progresso: il Positivismo è quindi un pensiero caratterizzato dall’ottimismo nei confronti delle moderne civiltà industriali, che sono in grado di garantire un progresso infinito delle condizioni di vita degli uomini (come nel caso della Belle epoque francese). In terzo luogo, dal punto di vista politico, il Positivismo è espressione degli interessi della ricca borghesia industriale e dei suoi valori: quindi si oppone da una parte al pensiero conservatore (come quello dell’assolutismo e della Restaurazione), ma dall’altra contrasta anche la diffusione del pensiero politico socialista e marxista, considerati pericolosi perché potrebbero mettere in crisi la stabilità degli stati europei, fondata sull’alleanza tra le classi dirigenti e la ricca borghesia industriale.
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